La trasformata di Selye


Hans Selye ha studiato lo stress e nel 1956 ci ha pubblicato un libro.

Oggi dopo un sacco d’anni sappiamo che lo stress causa malattie ed è un costo per l’individuo e per la società.

Quando si parla di stress solitamente viene presentato un grafico in cui si mostra lo stress diviso in due Eustress e Distress, il primo positivo che con brutale approssimazione possiamo identificare con la sollecitazione tipica della scarica adrenalinica e il secondo che è quello negativo e, dopo un certo periodo di tempo, patologico.

Nel presentare questo grafico sembra implicito che quando veniamo sollecitati passiamo prima dalla fase di Eustress e poi, se la situazione non si risolve, cadiamo in Distress.

Epperò, guarda un po’, tra le più comuni cause di stress ci sono le situazioni alienanti, in cui ci si sente impotenti, ci viene negata la dignità di individui (tipo negli uffici pubblici), situazioni cioè dove ci troviamo senza risorse utili, quindi che cavolo di sollecitazione adrenalinica possiamo mai avere? Non possiamo risolvere nulla!?!

Tuttavia ai matematici e alla natura piace fare una cosa semplice e complicarla un po’ aggiungendo elementi perturbatori.

Immaginate che esista un funzione S(x) che misura lo stress dove sulle ascisse si misura il grado di stress (che cresce o con il tempo o con l’aggiunta di altri elementi stressanti) e sulle ordinate le performance.

La curva ha la forma di una parabola (o forse della famigerata Campana di Gauss!!!!!!!), il che ci fa pensare appunto che all’inizio di un evento stressante noi siamo più produttivi.

Nei casi più comuni, come detto,questo non avviene, andiamo subito in Distress!! E allora?

E allora la funzione è più articolata o forse ne esistono molte di più che hanno andamenti diversi, alcune sembreranno delle campane, altre dei logaritmi, altre magari delle iperboli, e sommando tutte queste funzioni di stress otteniamo lo stress della nostra vita, il cui aspetto a questo punto sarà un qualcosa di bizzaro… un po’ come potrebbe essere la cura che rappresenta il suono di una chitarra…

Ecco sta a vedere che pure per lo stress ci tocca applicare la trasformata di Fourier… che per inciso non ho mai capito…

Nel frattempo che qualcuno risponderà a questo matematico dilemma il mio personale stress ha avuto un picco di aumento e la mia produttività un crollo verticale….

Buonanotte…

9 pensieri riguardo “La trasformata di Selye”

  1. Se usassimo come si deve i nostri sei meravigliosi strati di corteccia la curva dello stress sarebbe chiaramente approssimata a una gaussiana …belle queste pagine! Letture sfiziose!

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    1. grazie per il compleminti…. ma la caussian è un po’ un’invenzione.. temo che nulla nella natura sia veramente prossimo alla gaussiana… un po’ come il moto rettilineo uniforme o il punto.. non esiste

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  2. Quando la divulgazione e’ scritta bene mi piace. Un po’ di ratio non guasta mai. La gaussiana non esiste … eh … diciamo che esiste una media e uno scarto dalla media ….. un male necessario, approssimare la realtà 🙂

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