Ser feliz


Mi piace pensare che gli spagnoli abbiano ragione.

Con le emozioni e i sentimenti usano il verbo Estar (stare), che ha un senso transitorio; mentre usano Ser per indicare cose immutabili (Yo soy Do) e per indicare lo stato di felicità Yo soy feliz (ora le cose stanno cambiando, perdendo questa elegante differenza).

Come se essere felici fosse una condizione duratura dell’essere (non come la Stille dei romantici), ma se è duratura non può essere costante deve essere mutevole per adeguarsi ai mutamenti della vita.

Forse allora la felicità non ha molto a che vedere con la gioia e con i nostri successi, forse ha a che vedere con aver capito il nostro posto nel mondo…

26 pensieri riguardo “Ser feliz”

        1. 🙂 beh sai in effetti mettersi d’accordo sui nomi è sempre stato un casino 🙂

          Personalmente, come ho scritto, amo pensare che la felicità sia una cosa più duratura, del resto quale sarebbe la differenza tra gioia e felicità? 😀

          P.S.
          In spagnolo gioioso è retto da estar 😛

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        1. Non credo. O meglio, non solo.

          Nessuno nasce imparato e uno studio teorico non serve ma ti assicuro che imparare qualcosa (anche di sè stessi) senza esempi, senza aiuto è un’impresa ardua, pericolosa e spesso infruttuosa.

          Siamo essere complessi, dobbiamo vivere e fare le nostre esperienze, ma abbiamo la parola per comunicare concetti, la poesia e l’arte in genere per provare a trasmettere emozioni, straniamenti, suggestioni e nuovi mondi 😉

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