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Zone d’Ombra, Ep.02


Oh, la volta scorsa t’ho detto di non perdere tempo con i difetti.

E poi ti ho detto che sono anche le cose in cui non siamo portati.

Beh non è proprio così. Dai che lo avevi capito! L’avevo semplificata un po’.

A volte non possiamo tralasciarli; alle volte, non si può soprassedere sulle nostre zone d’ombra, che siano difetti o altro, diventa imperante affrontarle.

E, qualcosa possiamo farla.

Ed è piuttosto facile si struttura in due mosse; la prima è riconoscerla.

Ma come prima avevo detto che le conosciamo? Perché ora dobbiamo riconoscerle.

Eh, perché è vero che le conosciamo, ma non ci piace ammetterlo, inoltre pochissimi hanno una visione obbiettiva di sé stessi, anzi di solito tendiamo a sminuire gli effetti che le nostre zone d’ombra hanno sull’ambiente che viviamo.

Insomma l’ombra si allarga da noi e “guasta” anche altro.

Quindi riconoscerla, vuol dire, non tanto comprenderla, ma ammettere che abbiamo un effetto negativo sugli altri.

Bene, arriviamo il secondo punto, che è anche questo facile, ma ha un brutto prerequisito.

L’azione è semplicemente chiedere aiuto, farsi aiutare, dire “ehi qui sono in difficoltà, non riesco a gestire bene questa cosa”.

Il prerequisito è inghiottire l’orgoglio, la presunzione di bastare a noi stessi e di sapercela fare da soli.

Perché se così fosse allora avrebbero ragione quelli che si sono inventati tutta l’epica e la retorica delle “aree di miglioramento”, no?

Ma tutto questo vuole anche dire che dobbiamo comprendere per bene il benessere del nostro contesto sociale, che sia in ambito lavorativo o personale poco cambia, è più importante delle nostre paure (di non farcela, del biasimo, di quello che volete voi, tanto le paure hanno tanti nomi ma stringi stringi è sempre la stessa cosa).

Chiedere aiuto, imparare a farlo, richiede lavoro e sacrificio, ben più che lavorare sulle cose positive, per cui non pretendere troppo da te stesso: dove sei scarso contentati di non far danno.

Zone d’Ombra, Ep01


Ecco qui il primo episodio delle Zone d’Ombra

@luci_di_do

Si cresce lavorando sui punti di forza non sulle “Zone d’Ombra” (Ep.01) #imparacontiktok #cultura #puntidiforza #zonedombra #falsimiti

♬ suono originale – Luci di Do

Ognuno è un genio. Ma se si giudica un pesce dalla sua abilità di arrampicarsi sugli alberi lui passerà tutta la sua vita a credersi stupido
— Anonimo (spesso attribuita ad Albert Einstein)

Iniziamo con il chiarire che la frase non è di Einstein, come è stato dimostrato, ma non si sa di chi sia; peccato, perché ha un suo valore.

Però “ognuno è un genio” senza un contesto è semplicemente una asserzione falsa, per cui togliamola.

Se si giudica un pesce dalla sua abilità di arrampicarsi sugli alberi lui passerà tutta la sua vita a credersi stupido
— Anonimo

Molto meglio!

Ora vediamo come usarla!

Se tu sei una persona che vuole migliorarsi, che vuole crescere potresti aver imparato, da qualche parte nella tua vita, che per farlo devi lavorare sui tuoi “difetti”.

Che è solo un altro modo per intendere “le zone in cui non sei portato”.

L’idea è semplice: voglio costruire il mio me stesso di domani in modo che sia migliore del me stesso di oggi e per farlo inizio a togliere le cose che non vanno.

E la cosa potrebbe anche funzionare se lo potessi comprare al mercato.

Te lo immagini? “Salve! Mi dà mezzo litro di simpatia? E anche due etti di parlantina, grazie.”

Sarebbe bello, vero?

Purtroppo non funziona così; sai invece come funziona?

Te lo dico subito: quello che sarai domani lo costruisci a partire da quello che sei oggi.

E oggi sei la somma di quello che sei stato nel tuo passato, il che implica, occhio che è forte, che i tuoi difetti hanno avuto un significato e una loro utilità.

Per adesso prendila per buona, ne parleremo ancora più avanti, c’è molto da dire.

Se i difetti hanno (avuto) una loro utilità, capisci bene, che non si possono modificare solo perché lo desideriamo.

Ma si è visto che, viceversa, se lavoriamo sui nostri punti di forza e man mano allarghiamo ad altre zone neutre (dove non eccelliamo ma neppure facciamo schifo), cresciamo molto più in fretta e ci divertiamo pure nel farlo.

E guarda un po’, siccome tutto è connesso, pian piano migliorano anche le nostre zone d’ombra o quanto meno ne attenuiamo la loro manifestazione!

Per cui smettila di flagellarti su quello che non sei e inizia a divertirti a diventare quello che sei!