Archivi tag: Solitudine

Stella di ringhiera


Corro, fuori dalla domestica galera,
corro e mi disseto con i sorrisi
della bianca stella di ringhiera,
profumi tronfi e bonari incisi
nel ricordo: salvacondotto alla melanconia
del dopo. Corro in contro al meriggio
del bosco campestre cercando sintonia
tra l’arranco fiacco e’l capriccio
dell’anima che nuovamente vuole
volare sopra volti, tetti e aiuole.


P.S.
La stella di ringhiera, è il gelsomino delle azzorre.

Ascesa al monte di bo


Cullato dai monti di fiamma
ripercorro l’avventura appena trascorsa:

Oggi è stata affilata.
Sole, silenzio e neve,
ferma nella forma del vento,
ci guardava perder dietro
ai passi pelle vecchia, pesi e patemi.

Fatica a salire, aggrappati in discesa
abbiamo sorriso alla vertigine
che ammiccava di fianco.

Falena d’amor


Passo in linea di timore
spalle reclinate,
ali schive,
fotogramma di un sì.

Sinuoso nell’altro il corpo si pressa,
cuspide tremante,
fugando arie frapposte
la fronte annuisce
vibrando la spalla
respirando miscele di vita
sfogliando crisalidi di paure.

Nell’abbraccio abbandonata
ti sogni farfalla con ali imprestate,
inventi e canti affetto e calore
per Amore e futuro…

Guida alla lettura

Nell’emozione di un abbraccio si nasconde l’illusione di un amore inventato.

Maschilismi necessari?


Questo post è maschilista, purtroppo.

Ieri parlavo con un’amica, alla fine, con diverse argomentazioni mi ha quasi convinto di una cosa.

Una donna se non ricambiata in amore, cercherà forse di rimanere nella sfera affettiva dell’uomo, ma se capiterà l’occasione si vendicherà.

Possibilmente quando l’uomo avrà un bisogno vero, serio, oggettivo.

Devo dire che questa visione non mi piace, e vorrei si sbagliasse, ma… alcune circostanze le danno ragione.

Beh care donne, se è vero, come si può dare in mano il mondo a persone così meschine?

P.S.

Di norma non generalizzo ma il discorso partiva dalla mentalità femminile, che se esiste per le cose belle esisterà pure nelle cose brutte.

P.P.S.

Giusto per essere chiari:

  • La violenza fisica o verbale è sempre sbagliata!!!
  • E nel caso in oggetto è chi si vendica il violento!!!

Se pensi te lo suggerisce il demonio


Sommario

Essere polemici significa cercare verità più ampie, più inclusive, migliori, sondare nuovi percorsi per migliorare la vita di tutti.

Non essere polemici, tacere, vuol dire fari i fatti propri, essere egoisti.

Pensare è un atto osceno

Polèmica: Controversia, piuttosto vivace, su argomenti letterarî, scientifici, filosofici, politici, ecc., sostenuta [..] tra persone che hanno diversità di vedute

Con significato estensivo: contrasto, discussione portati avanti per inveterata abitudine a contraddire gli altri; atteggiamento di critica preconcetta.

Tempo fa (mica tanto) si diceva che la mano sinistra era quella del demonio, gli omosessuali erano invertiti (dimenticando che i greci, tanto citati, erano bisessuali), i comunisti mangiavano i bambini, ecc.

Quanti pregiudizi, quante vite inquinate dall’ignoranza.

Oggi va meglio? Semrbra di no, se facciamo il semplice ragionamento che spesso ignoranza è sinonimo di incompetenza: come fai ad essere competente in qualcosa che non sai?

Ma perché si rimane ignoranti?

Umberto Eco scrive che la gente ama credere a ciò che già sa (soprattuto nelle teorie dei complotti); come a dire che si cerca sempre la conferma alle proprie convizioni.

In pratica cerchiamo conferme non novità, e le novità sono inevitabili quando si colma l’ignoranza, le novità sono le nostre future competenze.

Quindi, ci piace rimanere nel nostro brodo e, per reazione, si denigra le posizioni altrui.

Quante vite non capisci
E quindi non sopporti
Perché ti sembra non capiscan te.
Quanti generi di pesci
E di correnti forti
Perché ‘sto mare sia come vuoi te.
— Ligabue

Per conseguenza pratica, oggi si marchia come polemico (nel senso spregiativo) ogni tentativo di analisi da un diverso punto di vista, mentre l’appellativo dovrebbe essere inteso in senso positivo.

Guardare le cose da un altro punto di vista o abbracciare più punti di vista non è essere polemici ma essere alla ricerca di comprensione.

Credo che solo la comprensione (altri userebbero la parola amore) o la sua ricerca ci faccia diventare competenti.

Tuttavia la ricerca, la comprensione richiede domande, bisogna porsi interrogativi e cercare risposte.

Quindi, come fate a fidarvi di chi promette migliorie (cioè cambiamenti) senza farvi domande.

E se non ve le va difficilmente se ne farà da solo…

Metti in circolo il tuo amore, Mannoia e Ligabue:

Guida vampirica per autostoppisti


Sommario

Abbiamo paura, quasi sempre.

Abbiamo bisogno di apprezzamenti.

Non sappiamo amare.

Come cavolo possiamo pensare di essere felici?

Di onestà, vampiri ed altre figure mitologiche

La differenza sta nell’onestà.

Ammettere di desiderare la fama, l’approvazione, la stima….

Se scriviamo un blog, se amiamo, se lavoriamo, se educhiamo…

Quanto facciamo solo per raccimolare del nutrimento per il nostro essere.

Per trovare energia, si potrebbe dire.

Energia che gli altri ci offrono o che rubiamo.

Sì, cercate su internet la teoria dei vampiri energetici.

Ma il problema è che siamo tutti vampiri, tutti a pensare che la ricchezza è finita e che per avere di più devi sottrarre a qualcun’altro, anche nelle piccole cose come scrivere un blog.

Ogni gesto ci porta ad una inutile competizione.

E quindi? Amare.

Come si fa? Altro che la Treccani servirebbe..

Iniziate a non scegliere tra le opzioni che vi mostrano.

Chiamate amore solo qualcosa che non chiede nulla.

Chiamate amore solo ciò che vi trascende.

Sforzatevi di gioire per i successi altrui.

Ammettete di aver bisogno di approvazione e pian piano cercate di superarlo.

La paura è alla base di tutte le emozioni negative, fatevene una ragione.

Ecc..

L’apogeo immaginifico del desiderio


Leccavo il respiro dei suoi occhi.

Inalavo oceani di petali,
armonia amorosa semovente.

Io.

Immanente, per lei sola.

L’amavo.

E poi non più.

Acme d’Amor
di possanza pleno
ch’estri l’agire
ti seguii a strugger desio,
adorante e devoto.

Estatico mi confusi
nei miraggi che le donai
Simulacri e non
altro di me.

Giacché non sapendomi
Altro non possi.

E a te che passi,
giovane in fiore,
cosa ami se non ti sai?

Guida alla lettura

Non puoi amare nessuno se non ti conosci, perché non potrai mai donarti, senza dono l’amore marcisce.

Rotelle senza ingranaggi


Capita, a volte, che una vita non collimi o non si sappia far collimare.

E ti trovi a scegliere se cambiare, smussare  o almeno fingere.

Se nessuna delle tre cose ti riesce non ti resta che accettare la solitudine.

All’inizio fa un po’ paura poi finisce che la fai tua, e magari la cavalchi e diventi un solitario, una persona che da sola ci sta bene.

La tristezza però… la tristezza per tutta questa vita sprecata ti sarà sempre compagna, caso mai, delle volte si fa i fatti suoi e tu prendi fiato.

Per il resto è apnea di gioia…

Un po’ come essere una rotella senza ingranaggio…

P.s.
In inglese ci sono due termini per solitudine: Loneliness e solitude

Pare uno positivo e uno negativo.

Non so se è vero ma mi piacciono queste differenze vuol dire che una cultura sapeva qualcosa che io non so…. magari si può fuggire dall’apnea…

Camminando


Appunti e stralci, in tempo reale e qualche riflessione in differita su una splendida esperienza.

2013, set 03, 12:00 AM: Pamplona

Io e mio padre.

Appena arrivati, visitiamo la città, siamo ancora turisti.

Con noi Teresa, futura pellegrina anch’essa.


2013, set 04, 12:00 AM: Roncesvalles – Zubiri

Joachim andaluso e Lanzie californiana.

Li incontriamo sopra la polvere.

Saprò dopo che senza polvere e fatica non incontri genti ma al massimo grinte e volti.

Ma loro li incontriamo. E poi si parla. È stato in Italia a raccogliere le mele e poi altre volte in in Toscana.

Mi piace subito. Aperto voglioso di stare bene con le persone. Parliamo di tutto un po’ poi il ritmo del passo ci divide.

Lo incontreremo a sera.
Racconterà che è stato anche a Dublino per trovare lavoro… e tante cose.
Ci chiede di fare la pasta. Non possiamo che accontentarlo.

Re-incontriamo Teresa. Arrivata con calma.

Faremo la pasta insieme. Personaggio enigmatico si racconta con parsimonia ma lo fa con piacere e le piace organizzare la cena.

E poi:
Damian parigino. Sempre una birra in mano alto e allampanato indeciso tra la melanconia e la voglia di festa.
E poi americani di Dublino, un irlandese con l’aria da bravo ragazzo.
Una finlandese che sa qualcosa di giapponese…

E altri con cui ho solo scambiato un saluto. ..

Come è giusto…


2013, set 05, 10:33 PM: Zubiri – Puente la Reina – Estella

Giornata solitaria.

Andare in bus non è la stessa cosa.
Si arriva nei posti. Ma non te li sei guadagnati. È un po’ come rubare.

Non importa se poi i km li abbiamo fatti.

Li abbiamo fatti senza merito per pura curiosità o peggio spirito di sacrificio.
Camminare vuol dire assumersi il rischio di non arrivare….

2013, set 06, 10:20 PM: Estella – Los Arcos

Si parte alle 6.15

La cosa è facilitata dalle coperte.

Sono disponibili e non richiedono di usare il sacco. Tempo guadagnato al mattino.

Appena uscita incrociamo Maria, Maria e Maria Jesus.

Una di loro l’ho conosciuta la sera prima mentre fumavo. Io un sigaro lei marja…

Si chiacchiera un po’ poi a nanna.

Dopo un po’ mi vede e per sfuggire alla ciarla delle altre si aggrega a noi.
È buio si vede poco, ma la strada si fa trovare anche la deviazione per il monastero con la fontana del vino.

Purtroppo la cisterna è vuota… resto con il dispiacere di non aver gustato quel vino.

Viaggio piacevole ma lento. Le altre due marie sono piene di cose da raccontare…

Los Arcos ha un chiesa che mi soffoca di decori, ma all’albergue facciamo una insalata mista fresca e gustosa e poi yoga nel prato.

C’è il sole e il dolore nello stirarsi dei muscoli è stemperato…

Mi improvviso insegnate con mio padre, Maria e un ragazzo canadese…
Non so come l’ho fatto ma le mie gambe sono rinate spero di aver aiutato anche gli altri..

A sera un festicciola a sorpresa… una tappa piacevole.


2013, set 07, 10:32 PM: Los Arcos – Logroño

Maria ci saluta causa piaga.

Proseguiamo in quattro. Io vado spedito cercando di tenere il piede in assetto… e poi non ho voglia di parole.
Le soste sono lunghe a base di pane e jamon. Per il resto vado solo…

A Viana ritroviamo Maria giunta in autobus e il nostro amico Torinese incontrato sull’aereo.

2013, set 10, 2:58 PM: Atapuerca – Burgos – Leon

Una prova.

E il premio: un francese che sa togliermi il dolore alle caviglie con il magnetismo


2013, set 14, 2:58 PM: O’ Cebreiro

Alle porte della Galizia.

Una salita di 1000 metri lunga 4 km.

Per me è riposo, per gli altri fatica…

Arriviamo con il sole ma si prepara tempesta.

Mangio all’aperto con due coppie andaluse, è subito simpatia e amicizia, li rivedrò ancora per molti giorni

Mi muovo seguendo il naso… raggiungo luoghi riservati, sorretto e accarezzato dal vento.

Prendo un dono.

A cena un sontuoso Pulpo alla Gallega, anche se siamo in montagna non ne mangeremo più di così buoni.


2013, set 21, 2:58 PM: Santiago

Partiamo di mattina, con un sentiero di stelle sulla testa e una Luna complice.

C’è ancora tempo per un’altra prova, più semplice ora, ma dagli effetti forti e chiari.

Arriviamo con il bastone vivo nella mano.

Chiedo, mi confondo, poi mi lascio andare ed ottengo.

Tutto, semplice.

Il “Botafumero” mi inebria per un attimo, poi la doccia calda in un bagno privato, dopo tanto tempo.

Poi il cammino è finito, il viaggio ancora no..

2013, set 23, 6:58 AM: Finisterre

L’alba.

Il giorno prima, c’era pubblico per il tramonto.

Oggi all’alba sono praticamente solo, si sente solo il mare che si muove.

Su questo spigolo di Terra con lo sconfinato davanti sento il mondo svegliarsi e rinascere.

E lo fa delicatamente inebriando ogni mia fibra.

È ora di andare. il viaggio è finito.